Vignetta autostradale obbligatoria per chi attraversa la Svizzera

Testo depositato

Il Consiglio federale è incaricato di presentare un rapporto per:

  • valutare l’aumento del costo del contrassegno autostradale;
  • fare in modo che anche il passaggio sui passi, che costituiscono delle vie di transito alternative ai tunnel autostradali, sia assoggettato all’utilizzo del contrassegno autostradale quantomeno per determinate categorie di veicoli (escluse per esempio le moto leggere);
  • valutare come fare in modo che tutto, o parte, dell’aumento del costo del contrassegno autostradale sia computabile, in quanto finanziamento dell’infrastruttura, sulle imposte di circolazione questo in maniera non burocratica sfruttando la digitalizzazione dello stesso

Motivazione

Dopo il 2014, con la bocciatura da parte della popolazione delle modifiche di legge per portare il costo del contrassegno autostradale a 100 franchi vi e stato un decennio in cui la mobilità ha subito ancora importanti cambiamenti.
Da un lato è indubbio che l’elettrificazione della stessa porrà il tema del finanziamento dell’infrastruttura, dall’altro vi è un continuo aumento dei flussi di transito attraverso la Svizzera che creano situazioni vieppiù insostenibili.
A questo scopo, per disincentivare il passaggio, o quantomeno per contribuire al costo di potenziamento dell’infrastruttura, da più parti si sta sollevando l’ipotesi di applicare un pedaggio per il passaggio attraverso le alpi, proposte che tuttavia presentano diverse criticità essendo da un profilo istituzionale inaccetabili non si può infatti permettere che per raggiungere una parte della Svizzera si debba pagare un “ticket d’entrata”.
Un’alternativa di più facile applicazione potrebbe essere quella di tornare a proporre un aumento del costo del contrassegno autostradale, che oggettivamente permette un utilizzo della rete della rete autostradale a un prezzo molto basso (per avere un termine di paragone in Austria oggi il prezzo del contrassegno annuale si aggira intorno ai 100 franchi), che permetterebbe anche un notevole recupero di risorse dal traffico di transito attraverso il nostro paese.
Onde evitare che qualcuno possa aggirare il sistema passando per le vie dei passi sarebbe poi sufficiente assoggettare anche questi all’uso del contrassegno, eventualmente con delle eccezioni per i veicoli che non possono circolare in autostrada ma che possono circolare sugli stessi (ad esempio i motorini).
Da ultimo, qualora si ritenesse di non voler caricare sui cittadini residenti l’integralità del’aumento, ad esempio a 100 franchi, si potrebbe valutare una sua computazione parziale o totale sulle imposte di circolazione che costituiscono un metodo di finanziamento dell’infrastruttura stradale. L’introduzione del contrassegno elettronico, collegato al un numero di targa, permetterebbe in maniera poco burocratica di mettere in pratica un meccanismo di questo tipo.

Postulato 23.3715

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Alex Farinelli

Alex Farinelli

Nato il 16 dicembre 1981, domiciliato da sempre a Comano, ho conseguito il Bachelor in Economia (Zurigo e Lugano) e il Master in Economia e politiche internazionali. Durante gli studi ho sempre lavorato, durante le vacanze e il sabato, per 10 anni alla Manor di Vezia (che all’inizio si chiamava ancora Innovazione). Professionalmente sono entrato alla Corner Banca nel 2009, occupandomi di organizzazione interna, per poi diventare un anno dopo, nel 2010, segretario cantonale del PLR ticinese, con la responsabilità, dal 2014, di direttore di Opinione Liberale. A partire dal mese di giugno del 2015 lavoro per la Società svizzera impresari costruttori sezione Ticino della quale sono Vicedirettore dal 2017. Dal 2023 siedo nel Consiglio di amministrazione della Banca Raiffeisen del Cassarate.
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