Locali notturni: meglio i controlli prima delle lacrime poi

Sono rimasto a dir poco allibito nel leggere alcuni commenti inerenti il controllo di polizia che vi è stato qualche giorno fa in un noto locale notturno del luganese: “sproporzionato”, “inutile” “senza alcun risultato”, e così via. Fintanto che tutto va bene controlli e affini sono, almeno agli occhi di alcuni, null’altro che un’evitabile seccatura: il pensiero è che vi si sono sempre compiti migliori da far svolgere alle forze di Polizia. Chiariamo subito che non la penso proprio così, anzi sono proprio dell’opinione contraria ritenendo questo controllo, così come tanti altri che vengono svolti senza essere sotto la luce dei riflettori, quanto mai utile e opportuno. Personalmente non sono stato tanto impressionato dal numero di persone fermate per infrazione alla legge sugli stupefacenti, 6 in questo caso (ma sappiamo che molti ospiti si sono liberati delle sostanze proibite) o da altre infrazioni più meno gravi. Piuttosto vi è stato un altro fatto emerso di cui mi pare non si sia compresa completamente la gravità e che da molti è stato banalizzato e sottovalutato. In quel locale, che fondamentalmente è una vera e propria trappola per topi essendo sotterraneo e con una sola uscita, vi erano 270 persone pari al 35% in più (!!) del consentito. Una situazione semplicemente inaccettabile che andrebbe presa molto seriamente. Date le condizioni sarebbe bastato un evento nemmeno tanto grave, ma che scatenasse il panico (come ad esempio del fumo) per andare incontro a delle tragiche conseguenze. Un’esagerazione? No, purtroppo abbiamo già visto in Paesi a noi vicini situazioni analoghe con morti e feriti dovuti al fatto che all’interno dei locali vi erano decisamente più persone del consentito. Bene ha fatto quindi la Polizia, e il Capodicastero incaricato Michele Bertini, a far svolgere questi controlli. Perché è veramente inutile lamentarsi prima per poi piangere dopo.

Alex Farinelli, Capogruppo PLR in Gran Consiglio

Corriere del Ticino, 14 settembre 2017

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Alex Farinelli

Alex Farinelli

Nato il 16 dicembre 1981, domiciliato da sempre a Comano, ho conseguito il Bachelor in Economia (Zurigo e Lugano) e il Master in Economia e politiche internazionali. Durante gli studi ho sempre lavorato, durante le vacanze e il sabato, per 10 anni alla Manor di Vezia (che all’inizio si chiamava ancora Innovazione). Professionalmente sono entrato alla Corner Banca nel 2009, occupandomi di organizzazione interna, per poi diventare un anno dopo, nel 2010, segretario cantonale del PLR ticinese, con la responsabilità, dal 2014, di direttore di Opinione Liberale. A partire dal mese di giugno del 2015 lavoro per la Società svizzera impresari costruttori sezione Ticino della quale sono Vicedirettore dal 2017. Dal 2023 siedo nel Consiglio di amministrazione della Banca Raiffeisen del Cassarate.
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