Le mie idee a livello federale

I prossimi anni decideranno in modo importante il nostro futuro e quello della nostra Svizzera. Dopo 5 anni di attività a livello cantonale sono pronto a mettere a disposizione l’esperienza maturata per portare i problemi del Ticino a Berna. Le mie priorità sono occupazione, formazione e infrastrutture.

Miglioriamo il sistema della formazione professionale e puntiamo sulla formazione continua per permettere ad ognuno di costruirsi un futuro.​

Solo passando per la formazione sarà possibile affrontare la sfida della digitalizzazione questo sia nel settore obbligatorio, dove è necessario un passo avanti della scuola media, che nella formazione professionale e continua, che deve permettere a chi oggi è nel mondo del lavoro di restare aggiornato. Permettiamo ad ognuno di potersi costruire un futuro.
La progettazione e la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del Paese, cominciando dal completamento di AlpTransit (con l’aggiramento di Biasca e Bellinzona, e la tratta a sud di Lugano). Come ticinesi non possiamo accettare che da Berna si dica che fino al 2035 questo non è nemmeno un tema, noi dobbiamo chiedere che questa infrastruttura venga completata e che si cominci a trasferire il traffico, in particolare quello pesante, dalla strada alla ferrovia.

La progettazione e la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del Paese.
A cominciare dal completamento di AlpTransit (con l’aggiramento di Biasca e Bellinzona, e la tratta a sud di Lugano). Come ticinesi non possiamo accettare che da Berna si dica che fino al 2035 questo non è nemmeno un tema, noi dobbiamo chiedere che questa infrastruttura venga completata e che si cominci a trasferire il traffico, in particolare quello pesante, dalla strada alla ferrovia.
Il Raggiungimento degli obiettivi ambientali.
In queste settimane il Consiglio federale ha deciso che entro il 2050 la Svizzera dovrà essere neutrale dal profilo delle emissioni di gas a effetto serra: una decisione importante che pone un obiettivo ambizioso. Sono convinto che questo sia il modo giusto di agire se vogliamo dare una svolta al nostro Paese: dobbiamo sapere quale è il traguardo che vogliamo raggiungere ed avere il tempo necessario per fare il modo che il passaggio sia sostenibile dal profilo economico e realizzabile dal profilo tecnico. In effetti solo se si conosce la “destinazione” finale è possibile orientare le scelte puntuali, evitando che le decisioni siano principalmente prese sulla base delle contingenze.
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