Ceneri: l’inizio di una rivoluzione

Correva l’anno 1980 quando il 5 settembre veniva inaugurato il tunnel autostradale del San Gottardo. Una rivoluzione nei trasporti nazionali e internazionali prendeva forma con tutto quanto questo comportava, sia dal profilo degli indubbi vantaggi, sia di alcuni disagi oggettivi. Sarà un segno, ma a praticamente 40 anni esatti di distanza, il 4 settembre 2020 si apre il tunnel di base del Monteceneri. Un’opera che sarà senza alcun dubbio rivoluzionaria per la mobilità del Canton Ticino. Questa volta gli svantaggi saranno de facto inesistenti, a fronte di vantaggi enormi per la mobilità interna: Lugano – Bellinzona in 12 minuti o Lugano – Locarno in 25 minuti, solo per fare due esempi nei quali vivremo un dimezzamento per quanto riguarda i tempi di percorrenza. A questo si aggiungerà un sostanzioso aumento dell’offerta di trasporto pubblico andando quindi a introdurre i due elementi chiave per avere successo: servizio rapido e servizio frequente. Per una volta, e questo va riconosciuto, non ci si fa trovare impreparati, infatti sia le reti locali, sia i nodi intermodali sono pronti. Di questo va dato atto al Cantone, ai fornitori di prestazioni (in particolare alle FFS) e ai Comuni, per il tramite delle commissioni regionali dei trasporti. Bene, ma non è tuttavia il momento di dormire sugli allori, in quanto la storia recente ci insegna che per realizzare le infrastrutture i tempi sono oramai sempre biblici. E allora è necessario impegnarsi per il completamento di Alptransit, avendo quale primo obbiettivo quello di fare in modo che sempre di più le merci possano essere trasferite dalla strada alla ferrovia. È questa infatti la tela di fondo sulla quale sono state realizzate le trasversali ferroviarie di base. È necessario quindi continuare a pressare il nostro vicino, l’Italia, affinché si possa trovare una soluzione, visto che ad oggi non è ancora veramente chiaro quale sia l’asse di sviluppo preferibile. È chiaro che per noi sarebbe quello a sud di Lugano, tuttavia non va nemmeno scartata la possibilità di avere un tunnel per le merci verso Luino, che liberi spazio a sud per il traffico passeggeri, portando comunque ad un chiaro beneficio. Evidentemente se non ci sarà chiarezza in questo senso sarà impossibile fare pressione sulla Confederazione affinché decida di investire ancora miliardi di franchi in Ticino; la risposta che ci sarebbe data è semplicemente che ci sono tanti investimenti che attendono in tutto il Paese e che prima vanno chiariti questi aspetti. Il Ceneri da oggi è una solida realtà, adesso è il momento di sognarne il futuro, ed evitare che AlpTransit resti una grande incompiuta.

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Alex Farinelli

Alex Farinelli

Nato il 16 dicembre 1981, domiciliato da sempre a Comano, ho conseguito il Bachelor in Economia (Zurigo e Lugano) e il Master in Economia e politiche internazionali. Durante gli studi ho sempre lavorato, durante le vacanze e il sabato, per 10 anni alla Manor di Vezia (che all’inizio si chiamava ancora Innovazione). Professionalmente sono entrato alla Corner Banca nel 2009, occupandomi di organizzazione interna, per poi diventare un anno dopo, nel 2010, segretario cantonale del PLR ticinese, con la responsabilità, dal 2014, di direttore di Opinione Liberale. A partire dal mese di giugno del 2015 lavoro per la Società svizzera impresari costruttori sezione Ticino della quale sono Vicedirettore dal 2017. Dal 2023 siedo nel Consiglio di amministrazione della Banca Raiffeisen del Cassarate.
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